Nato a Triuggio il 18/07/1928, deceduto il 12/02/2013, da sempre residente a Triuggio. Sposato, con una figlia, è nonno di due nipoti. Difficile separare la figura di Tremolada dalla storia del Movimento cooperativo locale, della sua crescita nelle diverse forme operative e del suo radicamento nella comunità.
- 1946-1976, Segretario della Cooperativa di Consumo di Ponte Albiate
- 1949-1976, Socio fondatore e Segretario della Cooperativa Edificatrice Operaia
- Dal 1974, Presidente dell’allora Cassa Rurale ora Banca di Credito Cooperativo di Triuggio e della Valle del Lambro, di cui fu socio fondatore nel 1954.
Negli anni immediatamente successivi alla Liberazione, il movimento cooperativo era rappresentato a Triuggio dalla sola Cooperativa di consumo, nata negli anni ’20 su iniziativa del Parroco don Giovanni Rossi e della “borghesia illuminata” locale, come momento di risposta ad esigenze primarie di sopravvivenza della famiglia.
Diventato segretario nel 1946, Tremolada avvertì subito che la compagine organizzativa e operativa si dimostrava stretta, limitata, e lentamente procedette ad un lavoro di profondo cambiamento. Strutturata la Consumo, nel settembre del 1949 Tremolada con altri soci, promosse la fondazione della Cooperativa edificatrice di Ponte Albiate, poi operai della quale divenne Segretario. Ma i problemi non mancavano: costruire case imponeva finanziamenti non indifferenti, il risparmio era modesto, il mondo del credito lontano e poco disposto a concedere prestiti, in assenza di garanzie reali, ad una compagine sociale formata da contadini, operatori del piccolo commercio,operai, piccoli artigiani. Da qui, condivise e promosse l’iniziativa di Don Pietro Meroni di avanzare alla Banca d’Italia la richiesta per aprire uno sportello bancario a Triuggio. Nel 1954 l’autorizzazione fu concessa e fondata la Cassa Rurale ed Artigiana di Triuggio. Gli anni ’50 e ’60, in qualità di Sindaco della Cassa Rurale, rappresentarono per Tremolada ancora una volta l’occasione per dimostrare la dedizione al movimento e la fiducia nella Banca che, in continua espansione, dopo la costruzione della prima sede in Via Silvio Pellico n. 8, richiese, nel 1978, la realizzazione di una nuova sede in via S.Pellico n. 14.
Divenuto Presidente nel 1974, Tremolada concentrò sempre più l’attenzione sulla Cassa Rurale, anche in questo caso dimostrando capacità innovative e di sviluppo di tutto rilievo in rapporto alla natura propria della banca e alla sua dimensione operativa. La sua impronta è un segno tangibile nella storia della banca. Nei suoi 39 anni di presidenza, la banca si è trasformata radicalmente e profondamente. Da monosportello a 15 filiali, da piccolo punto di riferimento per una ristretta cerchia di persone a presenza importante nel tessuto socio produttivo della Brianza. È stato un maestro per tutti quelli cha hanno avuto la fortuna di collaborare con lui. Ha investito tanto nelle persone quanto ha realizzato per la sua comunità. Con lungimiranza ha acquistato nel 1989, Villa Biffi e il suo parco già con l’intenzione di farne un punto fermo per la banca e la comunità. Nel 2004 infatti ha realizzato il centro culturale e poi la nuova sede della Banca. Tremolada ha creduto nella Banca di Credito Cooperativo perché ha creduto nella cooperazione come canale di crescita economica, sociale e culturale della persona e della comunità, cui la Cooperazione, ai diversi livelli di rappresentanza e di militanza, appartiene e si identifica. Significativi gli ultimi progetti che ha lasciato: l’Università del Tempo Libero della Valle del Lambro e Progetto Giovani Soci della BCC. Segno concreto di una vita dedicata al miglioramento anche culturale delle persone e della sua grande fiducia nelle giovani generazioni. A questo riguardo, piace ricordare che l’ultima sua uscita pubblica è stata la premiazione dell’eccellenze scolastiche dei figli di soci e clienti e la consegna delle borse di studio. Lunghissimo sarebbe l’elenco di ciò che è riuscito a fare Tremolada nei suoi ormai quasi 70 anni di impegno costante nella riuscita di un’alta idea di cooperazione. Vogliamo, quindi, ricordare solo i principali per far comprendere come gli ideali e i valori, se ben radicati nelle persone e messi in pratica, possono dare un senso compiuto ad una vita intera. Nel 1984, divenne Presidente della Confcooperative di Milano, e successivamente consigliere nazionale. Fu poi Vice Presidente della Federazione Lombarda delle Casse Rurali e Presidente della Commissione sindacale e del Fondo Nazionale di Previdenza per il personale delle Banche di Credito Cooperativo. A livello regionale ha ricoperto la carica di Vice Presidente della Federazione Lombarda delle Casse Rurali, e in seguito divenne Presidente del Collegio Sindacale. Anche al di fuori del contesto rappresentativo nazionale, Tremolada è stato personaggio di grandi risorse: Revisore Ufficiale dei Conti, Consulente del Lavoro e iscritto all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti. La sua fervida attività gli è valsa numerosi attestati di valore, ricordiamo tra gli altri, la medaglia d’oro di fedeltà al merito del Credito Cooperativo, la nomina a Cavaliere della Repubblica Italiana e l’onorificenza del Comune di Triuggio.